Packaging per l’ortofrutta: cosa sapere secondo Stampa Sud
La scelta del packaging per l’ortofrutta, sta, negli ultimi tempi, avanzando sempre più verso soluzioni sostenibili, sostituendo la tradizionale e comune plastica con materiali a minor impatto ambientale.
Conciliare il bisogno di impiegare packaging sostenibili con le necessità che il settore alimentare presenta, è però un equilibrio sottile in cui bisogna tener conto sia dei processi di lavorazione di un prodotto alimentare, sia di quello che sarà il risultato finale in termini di pulizia e di resistenza del confezionamento.
La soluzione c’è
Dal 2018, tra le proposte di packaging di sostenibile di Stampa Sud ha cominciato a farsi spazio una gamma di soluzioni per imballaggi in carta e cartone per il settore dell’ortofrutta, riciclabili e compostabili. In particolare:
- • Buste in carta con e senza manico;
- • Cestini con e senza manico;
- • Cestini saldabili con pellicole il PLA;
- • Bicchieri in carta per contenere snack di frutta;
Una linea specifica per l’ortofrutta
Ogni tipologia di prodotto però ha le sue peculiarità e i suoi specifici utilizzi, motivo per cui insieme allo studio di progettazione di packaging innovativo Accalaiadesign.it, è nato il progetto FoodBags©, una linea di packaging creata per il settore ortofrutticolo grazie all’utilizzo di materiali idonei al contatto con il cibo, anti grasso, anti umido e quindi adatti allo stazionamento nelle celle frigorifere.
Ad ogni necessità il suo packaging sostenibile
Per dare una risposta efficace sono nati differenti tipi di packaging in base al tipo di prodotto che andranno ad ospitare ospitare.
Vassoio in cartoncino trattato
Resistente all’acqua e riciclabile al 100%, questo imballaggio è spesso utilizzato per contenere ortaggi come i finocchi che, dopo la raccolta vengono lavati, lavorati e imballati ancora umidi.
Cestini PunnetBagBorder©
Con bordini antitaglio e in Cartoncino Fibra Vergine di Pura cellulosa CKB, questi cestini presentano una grande resistenza agli sbalzi di temperatura e sono adatti a prodotti alimentare come ad esempio le ciliegie che hanno una filiera lunga che va dal momento del confezionamento fino alla tavola.

Fruit Basket
Confezione pratica e resistente a forma di cestino per contenere frutti come mele e clementine, fino ad un massimo di sei pezzi.

MelonBag©
Disegnata per l’anguria, questo packaging è una pratica confezione in cartoncino dotata di maniglia, molto resistente, con aggancio smart per velocizzarne il montaggio e la chiusura.

Buste in carta Kraft
Color Avana o Bianco, queste buste personalizzabili possono comodamente contenere frutta e ortaggi.

Sacchetti in carta semitrasparente
Resistenti all’umido e traspirabili, questi sacchetti aiutano la conservazione del cibo, sono riciclabili e compostabili e presentano l’opzione con o senza manico.
Cestini PunnetPetCover©
Cestini adatti a prodotti che necessitano di una maggiore protezione, sono dotati di intagli per l’innesto di coperchi in plastica riciclabile al 100 %.
Bicchieri in cartoncino
Adatti a snack a base di frutta, i bicchieri sono adatti per il consumo scolastico o fuori casa, con una protezione in PLA.
Per permettere un’ottima termosaldatura delle pellicole in PLA, protettive per la frutta, i cartoncini utilizzati nei packaging per l’ortofrutta sono trattati con vernici che sfruttano le potenzialità delle nanotecnologie adatte a questo tipo di lavorazione. Utilizzando pellicole in PLA o anche bioplastica, derivate della trasformazione degli zuccheri, è possibile ottenere un packaging sostenibile al 100% perché questo materiale è sia biodegradabile che compostabile.
Ma che differenza c’è tra biodegradabile e compostabile?
Entrambi sono tipologie di materiali fondamentali per l’evoluzione verso la sostenibilità dei packaging, eppure, esistono delle differenze che è importante conoscere quando si approccia a questo tema.
Il materiale biodegradabile può essere scomposto fino a tornare alla sua forma originaria, agli elementi base di cui è costituito. Il processo di smaltimento però può essere comunque lungo e presentare quindi un certo impatto per l’ambiente.
Il materiale compostabile invece non inquina e si trasforma in compost: può essere quindi riposto tra i rifiuti organici per essere poi utilizzato come fertilizzante o concime naturale. Inoltre va ricordato che il materiale compostabile è sempre al 100% biodegradabile mentre il materiale biodegradabile non è automaticamente compostabile.
Buona scelta!